Ashes and Snow (Ceneri e Neve), 2005
USA - 60'
Regia: Gregory Colbert
Produzione: Flying Elephants Productions
USA - 60'
Regia: Gregory Colbert
Produzione: Flying Elephants Productions
fonte G. Colbert |
"Le immagini che propongo mostrano un mondo che non ha inizio né
fine, sia dal punto di vista spaziale che temporale. Esploro il
linguaggio e la sensibilità poetica condivisa, per ritrovare il terreno
comune che esisteva quando le persone vivevano in armonia tra loro, con
gli animali, nella natura." Questo è il senso dell’opera composita del canadese Gregory Colbert, creatore di Ashes and Snow.
Il lavoro di Gregory Colbert ha il suo esordio nei primi anni novanta quando l’artista decide di organizzare spedizioni fotografiche e documentaristiche nei luoghi che rappresentano il nostro unico mondo, quei territori comuni senza limiti geografici che esprimono il linguaggio primordiale degli equilibri perduti e da ritrovare.
Colbert, in un progetto dinamico, che comprende il ricorso ad immagini fotografiche e all’uso di filmati ed è formato nel suo complesso anche da installazioni artistiche e da un romanzo epistolare, riprende insieme animali ed esseri umani nell'intento di rinnovare il ricordo delle specie totemiche antenate dell’uomo. Ed è grazie a tale esercizio di anamnesi, intanto che riproduce un possibile illo tempore nel quale uomo e animale interagiscono in modo spontaneo e improvvisato, come una sola specie, nella stessa dimensione, che i dettagli del racconto diventano metafora dei rapporti umani.
Precedente alla distribuzione dei segmenti filmati, è la pubblicazione del racconto che ha per protagonista un uomo che nel corso di un viaggio lungo un anno scrive un resoconto appassionato della sua avventura attraverso 365 lettere. Quell'uomo che ha abbandonato tutto per riscoprire se stesso in “terre lontane”, affidandosi all'introspezione risolve i suoi dubbi e trova la via per la redenzione. L'ultima delle lettere, l'unica ad essere spedita, è quella che le riassume tutte: nella versione in inglese del film è la voce narrante di Laurence Fishburne che ne recita frammenti e che, in un crescendo emotivo, svela alla fine l'entità stessa dell'opera di Gregory Colbert.
Quando il viaggiatore scrive al suo interlocutore lontano, … brucia le lettere e lascia - le ceneri sulla neve - alla sponda del fiume. - Ritorna a primavera, quando la neve sciolta alzerà il fiume - e rileggi le mie lettere con gli occhi chiusi… e lo invita a condividere la riscoperta di un idioma originale che non ha bisogno di simboli per essere compreso, allora diventa chiaro che il viaggio intrapreso e i mondi onirici vissuti in armonia con gli animali totemici sono il pretesto geniale che fa riflettere a proposito dell'incomunicabilità contemporanea: un messaggio di amore assoluto; una risposta ardente alla solitudine esistenziale.
E' un articolo scritto da Pierangelo Cardìa (Hugo Beaumont, Dastra) originariamente pubblicato nella sua interezza su fonte.
Sito ufficiale Ashes and Snow
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