Seed Warriors, 2009
Un documentario di Mirjam von Arx e Katharina von Flotow
Un documentario di Mirjam von Arx e Katharina von Flotow
fonte: http://filmefürdieerde.org/e/seed-warriors |
A
Longyearbyen, remota città norvegese situata nell'arcipelago delle
Isole Svalbard a circa 1200 chilometri dal Polo Nord, nel febbraio 2008
personalità politiche e accademiche di tutto il mondo si riuniscono per
celebrare l'inaugurazione della prima Banca Globale delle Sementi. A
partire da tale occasione, il documentario Seed Warriors offre i pareri
degli scienziati a supporto delle tesi riguardanti la realtà della lotta
alla fame nel mondo.
(Pubblicato in origine in Source) Scritto da P. Cardìa - H. Beaumont
Secondo i climatologi, da ora al 2050 la temperatura media della Terra
si innalzerà di almeno 2 due gradi e gli stati di siccità che
interverranno saranno la causa della riduzione dei prodotti alimentari,
proprio quando il bisogno di cibo sarà probabilmente raddoppiato. Come
diverrà possibile allora nutrire le popolazioni del Pianeta, nel momento
in cui le condizioni climatiche dovute al riscaldamento globale
incideranno negativamente sulle risorse d'acqua necessarie
all'irrigazione?
Questo è il quesito essenziale a cui vuole dare una risposta il film co-diretto da Mirjam von Arx e Katharina von Flotow. A questo proposito, alternando le riprese in Norvegia con la descrizione della situazione drammatica dell'agricoltura in Kenya, le registe propongono al pubblico la realizzazione del disegno di Cary Fowler, promotore del progetto per la costruzione della Svalbard Vault (detta anche Doomsday Vault), una sorta di Eden dei ghiacci, vero deposito apocalittico per la preservazione della biodiversità agricola nel Giorno del Giudizio.
A Longyearbyen, vengono inviate regolarmente cospicue quantità di semi di ogni varietà da ogni parte del mondo e gli ideatori del magazzino sotterraneo stimano che esso possa conservare e proteggere con successo fino a 4 milioni e mezzo di campioni di sementi, in virtù delle caratteristiche climatiche del circolo polare artico. Qui operano da veri guerrieri (siamo già in guerra, quando intere popolazioni soffrono la fame) i protagonisti di Seed Warriors; tutti in possesso di profonde abilità scientifiche e organizzative, devono però fronteggiare difficoltà innumerevoli senza soluzione di continuità, considerati gli ostacoli della burocrazia, la quasi totale assenza di volontà politica a supporto, la mancanza di fondi e di risorse. Tra questi eroi mai domi nonostante i sacrifici imposti dalle avversità, impariamo a conoscere Zachary Muthamia, direttore della Banca nazionale dei Semi in Kenya e Marianne Bänziger che, autorità delle colture di mais a livello mondiale, offre da oltre 25 anni in Africa la sua esperienza preziosa al settore agricolo locale. Essi fanno parte di un gruppo pionieristico di esperti ambientali e dell'agricoltura che lavorano, ognuno nel suo campo, per ottenere la stabilità alimentare per il Pianeta. Intervengono inoltre al Global Seed Vault con i loro contributi essenziali Ola Westengen, coordinatore a Svalbard, David Battisti, climatologo dell'Università di Washington, David Lobell, rinomato agronomo della Standford University, Wangari Maathai, compianta vincitrice di un Premio Nobel per la Pace, biologa e attivista politica keniota. Delineando le personalità e le competenze degli esperti (oltre che le caratteristiche emblematiche del luogo reale, il Kenya e del sito utopistico, il Doomsday Vault), Seed Warriors esplora nel dettaglio l'eterna lotta dell'uomo contro il pericolo delle carestie; allo stesso tempo, rivela il senso e il valore dei progetti dell'immaginazione umana quando la critica alla drammatica situazione del presente prende finalmente forma: nel documentario di Mirjam von Arx e Katharina von Flotow, quello che dai più potrebbe venir considerato come l'abbozzo di un sogno ingenuo, è invece una verità felice, appena prematura, una certezza autentica da imitare, da prendere ad esempio.
Sito ufficiale
Questo è il quesito essenziale a cui vuole dare una risposta il film co-diretto da Mirjam von Arx e Katharina von Flotow. A questo proposito, alternando le riprese in Norvegia con la descrizione della situazione drammatica dell'agricoltura in Kenya, le registe propongono al pubblico la realizzazione del disegno di Cary Fowler, promotore del progetto per la costruzione della Svalbard Vault (detta anche Doomsday Vault), una sorta di Eden dei ghiacci, vero deposito apocalittico per la preservazione della biodiversità agricola nel Giorno del Giudizio.
A Longyearbyen, vengono inviate regolarmente cospicue quantità di semi di ogni varietà da ogni parte del mondo e gli ideatori del magazzino sotterraneo stimano che esso possa conservare e proteggere con successo fino a 4 milioni e mezzo di campioni di sementi, in virtù delle caratteristiche climatiche del circolo polare artico. Qui operano da veri guerrieri (siamo già in guerra, quando intere popolazioni soffrono la fame) i protagonisti di Seed Warriors; tutti in possesso di profonde abilità scientifiche e organizzative, devono però fronteggiare difficoltà innumerevoli senza soluzione di continuità, considerati gli ostacoli della burocrazia, la quasi totale assenza di volontà politica a supporto, la mancanza di fondi e di risorse. Tra questi eroi mai domi nonostante i sacrifici imposti dalle avversità, impariamo a conoscere Zachary Muthamia, direttore della Banca nazionale dei Semi in Kenya e Marianne Bänziger che, autorità delle colture di mais a livello mondiale, offre da oltre 25 anni in Africa la sua esperienza preziosa al settore agricolo locale. Essi fanno parte di un gruppo pionieristico di esperti ambientali e dell'agricoltura che lavorano, ognuno nel suo campo, per ottenere la stabilità alimentare per il Pianeta. Intervengono inoltre al Global Seed Vault con i loro contributi essenziali Ola Westengen, coordinatore a Svalbard, David Battisti, climatologo dell'Università di Washington, David Lobell, rinomato agronomo della Standford University, Wangari Maathai, compianta vincitrice di un Premio Nobel per la Pace, biologa e attivista politica keniota. Delineando le personalità e le competenze degli esperti (oltre che le caratteristiche emblematiche del luogo reale, il Kenya e del sito utopistico, il Doomsday Vault), Seed Warriors esplora nel dettaglio l'eterna lotta dell'uomo contro il pericolo delle carestie; allo stesso tempo, rivela il senso e il valore dei progetti dell'immaginazione umana quando la critica alla drammatica situazione del presente prende finalmente forma: nel documentario di Mirjam von Arx e Katharina von Flotow, quello che dai più potrebbe venir considerato come l'abbozzo di un sogno ingenuo, è invece una verità felice, appena prematura, una certezza autentica da imitare, da prendere ad esempio.
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